Territorio
Una storia che parla di arte, di natura e di tradizioni millenarie.
L'Antica Dimora
A pochi km dal Parco Dei Sibillini…
A pochi chilometri dall’incantevole Parco dei Sibillini, l’antica dimora si adagia in una vera e propria oasi di pace e di benessere dove la natura regna incontrastata ed il verde è il colore dominante. La dolcezza unica delle colline marchigiane, il silenzio, la quiete, i profumi della terra e la suggestione di un paesaggio dominato da montagne, fanno da sfondo a paesi medievali come Camporotondo di Fiastrone, al trecentesco convento francescano di Colfano. Tutto si fonde con la ricercatezza, l’originalità e il sapore di una dimora centenaria costruita con pietra, mattoni e legni di castagno tipici del territorio.
L'Antica Dimora
I suoi autentici e preziosi arredi: cassettoni, credenze, ribalte, quadri, tavoli, librerie, scrittoi, cassapanche, cornici d’epoca, impreziosiscono l’eleganza informale di una residenza d’epoca come Azzurro di Vallepietra. Una storia che parla di arte, di natura e di tradizioni millenarie:
Terra dei Piceni, mitico popolo che, a partire dal IX secolo a.C., si stanziò nell’entroterra marchigiano, segnando il passaggio dall’Età del Bronzo a quella del Ferro. Terra dei Romani, i cui legionari, al momento del congedo dal servizio militare, ricevevano in dono dalla Capitale terre e dimore nelle Marche.
Così, nei dintorni, tra le innumerevoli colonie sorsero: Urbs-salvia (l’attuale Urbisaglia), con il suo straordinario anfiteatro; Helvia-ricina, con i suoi preziosi ruderi; Septempeda, distrutta dai Goti nel 545 d.C.; l’antichissima colonia romana di Pausula (l’attuale Corridonia); Cluana, distrutta dai visigoti, e sulle cui rovine sorse Civitanova; l’antichissima Trea (attuale Treia), fondata nel 380 a.C., Tolentino, i cui cospicui ritrovamenti di manufatti Piceni e del Paleolitico superiore, custoditi nel Museo Civico Archeologico, la fanno risalire a diverse migliaia di anni prima di Cristo. “Il Ciottolo di Tolentino” risale proprio a quest’epoca ed è custodito nel Museo Archeologico di Ancona. Tuttavia, la ricchezza delle Marche va ben oltre l’influenza Romana e Picena: la nostra è anche terra di chiese, di abbazie, di conventi, di cattedrali, di castelli, di zone archeologiche dal valore inestimabile, che le è valsa il titolo di “Italia in una regione”.
I Colori, la Natura
Vivere un’emozione Unica…
L’emozione unica di vivere un presente che illumina un passato sublime e prodigioso a cui fa da cornice un coro di tantissimi “amici” spesso invisibili ma molto vivi ed operosi:
caprioli, volpi, tassi, istrici, scoiattoli, gufi, civette, poiane e tantissime altre varietà di uccelli che vi delizieranno accompagnandovi durante il vostro soggiorno e cullando il vostro riposo.
L'Antica Dimora
Nella delle persone giungono momenti particolarmente propizi, dove esse esprimono il meglio di sé.
Rari momenti di grazia in cui, come per incanto, per un indefinibile comporsi di contrasti, per un particolare ordinarsi di caratteri, in favorevoli condizioni di tempo e di ambiante, gli stessi elementi negativi insiti nella persona partecipano positivamente alla sua massima esaltazione.
E’ allora che il soggetto rivela il meglio di sé, assume aspetti straordinari e si espande in tutto il suo essere perché si sente partecipe dell’universo che lo ha creato.
Anche i monti Sibillini hanno il loro momento di grazia. Di maggio, di giugno, dal fondo delle valli che si incuneano fra i monti, per i fianchi ripidi, irti d’arbusti da poco rinverditi di un verde così intenso e magico da mozzare il fiato si inerpicano sentieri e stradette che vanno su su sui piani. Sono i piani di Macereto, i piani di Ragnolo, il piano Grande e il piano Piccolo di Castelluccio, i piani di Montelago, zone estesissime assolutamente prive di vegetazione arborea, coperte da prati vellutati che abbracciano i dorsi dei monti.
Gli intricati steli, spossati dall’inverno, tornano ad ergersi delicatamente, pallidissimi, sopraffatti da un mare di fiori. Una fioritura rigogliosa, che come per mano di un esperto pittore, dipinge larghe isole viola, azzurre, gialle, rosa, bianche.
Colori vivaci si compongono e si sovrappongono come onde variopinte che, sotto il sole, vengono sospinte dal vento verso i larghi ricami di neve che ancora accarezzano le sommità dei monti.
Un paesaggio inverosimile: a prima vista si rimane perplessi, incantati, poi la mano affonda tra quei petali di Viole, di Narcisi, di Bucaneve, di Garofani e cento altri fiori di tutte le forme, di tutte le tinte e dalle mirabili sfumature.
E’ bello allora adagiarsi ed immergersi in questo paesaggio che ti sorprende e ti ferma la mano: chi ama la montagna le lascia i suoi fiori.
E’ bello sentirsi sopraffare dai profumi portati dal vento.
E’ bello stare così, fermare il tempo e guardarsi intorno per rubare con i sensi i profumi e i sapori della natura. Una collezione di piccoli miracoli, che fissano nell’anima e nel cuore un’ indelebile immagine dei Monti Sibillini: i Monti Azzurri della primavera.
Rilassati e goditi il tuo soggiorno!
E’ bello sentirsi sopraffare dai profumi portati dal vento.
E’ bello stare così, fermare il tempo e guardarsi intorno per rubare con i sensi i profumi e i sapori della natura. Una collezione di piccoli miracoli, che fissano nell’anima e nel cuore un’ indelebile immagine dei Monti Sibillini: i Monti Azzurri della primavera.